La solitudine è la dieta dell'anima, disse sensatamente non so chi.
Gli uomini mediocri fanno ragione del merito delle persone dalle pulitezze che ne ricevono: gli uomini superiori dovrebbono far ragione del proprio merito dalle impulitezze, che non sono altro che la misurai dell'altrui invidia.
Il gusto non si potrebbe egli definire il risultato della dottrina delle proporzioni nella geometria dello spirito?
Gli epigrammisti in poesia sono come i fioristi in pittura.
La gelosia ha da entrar nell'amore, come nelle vivande la noce moscata. Ci ha da essere, ma non si ha da sentire.
La falsa letteratura è peggiore assai dell'ignoranza. Meglio è non si muover di luogo che far cammino e aver smarrito la via.
Questo è l'ostacolo, la crosta da rompere: la solitudine dell'uomo, di noi e degli altri.
La nostra solitudine è la nostra nobiltà. La nostra solitudine è la nostra gioia.
Non erano più un gruppo ma tante unità isolate, chiuse nella loro solitudine.
La solitudine è per me una fonte di guarigione che rende la mia vita degna di essere vissuta.
Solitudine, lusso dei ricchi.
L'ardente solitudine non annulla la possibilità degli amori.
Sono un vecchio pezzo di carne maciullata. E sono solo. E me lo merito di essere solo.
Quando la malinconia di essere sole vi blocca il gozzo e non riuscite a mandar giù neanche un goccio di succo di frutta, fate così. Guardate i fidanzati o i mariti delle vostre amiche. Guardateli bene. E poi domandatevi se c'è ancora da piangere perché siete da sole.
La solitudine sarebbe una condizione ideale se si potessero scegliere le persone da evitare.