Il saggio lo fa ricco la natura.
L'essere beato e incorruttibile non ha affanni, né ad altri ne arreca; è quindi immune da ira e da benevolenza, perché simili cose sono proprie di un essere debole.
Il ventre non è insaziabile come dice la gente, ed è falsa l'opinione che il ventre sia insaziabile.
Consoliamoci nelle sventure con la memoria dei beni nei tempi passati e con la coscienza che non è possibile fare che ciò che è stato non sia stato.
Non bisogna sciupare quello che si ha con il desiderio delle cose che mancano, ma riflettere sul fatto che anche ciò che si ha era prima oggetto del desiderio.
Non si deve invidiare nessuno; visto che i buoni non meritano invidia, ed in quanto ai cattivi, più essi trovano buona sorte più si rovinano.
Come non c'è stoltezza maggiore di una saggezza inopportuna, così non c'è maggiore imprudenza di una prudenza distruttrice.
Il vero saggio per sé non provvede:se si spende negli altri,per sé acquista;e più dona, più ottiene per se stesso.
Le cose più semplici sono le più straordinarie, e soltanto un saggio riesce a vederle.
Il saggio deve essere equilibrato, e per agire da forte deve far ricorso alla forza, non all'ira.
Fino al giorno in cui Dio si degnerà di svelare all'uomo l'avvenire, tutta la saggezza umana consisterà in queste due parole: attendere e sperare!
Rendi gli uomini saggi, e con quell'operazione li renderai liberi. Le libertà civili seguono come conseguenza di ciò; nessun potere usurpato può resistere contro l'artiglieria dell'opinione.
Le conseguenze logiche sono gli spauracchi degli sciocchi e i fari degli uomini saggi.
Ho sempre constatato che, per riuscire nel mondo, bisogna avere l'aria folle ed essere saggi.
Nell'indugiare, stai attaccato al terreno.Nel pensare attieniti alle cose semplici.Nel conflitto sii leale e generoso.Nel governare, non cercare di controllare.Nel lavorare fai ciò che ti diverte.Nella vita di famiglia, sii completamente presente.
Non chiamare stolto nessuno tra voi, giacché in verità noi non siamo né saggi né stolti. Siamo verdi foglie sull'albero della vita, e la vita stessa è al di là della saggezza e, certo, al di là della stoltezza.