Esistono due modi di guardarsi: fra conoscenti o fra estranei.— Diego Cugia
Esistono due modi di guardarsi: fra conoscenti o fra estranei.
La solitudine è uno spazio così vasto che, alle volte, si prova invidia per chi urta sempre contro i soliti, vecchi spigoli.
La libertà è come il caffè: ristretta. Va servita e conquistata in dosi minime.
Un giorno sarà un tempo più giusto, foderato di lamé, come il mantello del tango. Un tempo senza oblio.
Tutti gli uomini complessi hanno bisogno di una sintesi e soltanto il lavoro manuale è in grado di compierla.
La vita e la morte fanno di noi quello che vogliono, l'unica carta che possiamo giocare è stabilire cosa vogliamo noi dalla vita e dalla morte.
Nel crollo fisico generalizzato cui si riduce la vecchiaia, la voce e lo sguardo portano la testimonianza dolorosamente irrefutabile della persistenza del carattere, delle aspirazioni, dei desideri, di tutto ciò che costituisce una personalità umana.
Non credo che chiesi promesse al suo sguardo, non mi sembra che scelsi il silenzio o la voce, quando il cuore stordì e ora no, non ricordo se fu troppo sgomento o troppo felice, e il cuore impazzì e ora no, non ricordo, da quale orizzonte sfumasse la luce.
Lo scrittore stempera in dieci pagine quel che dovrebbe esser raccolto in uno sguardo.
Nella giovinezza, se non addirittura nell'adolescenza, la contemplazione dell'amore e la contemplazione della morte sono veramente nel nostro sguardo. Ma direi di più. Sono il nostro sguardo.
La guardò per un momento e per un attimo lei visse nel luminoso azzurro del mondo dei suoi occhi, con curiosità e fiducia.
Se sapessi scrivere la bellezza dei tuoi occhi,E cantare in nuovi metri tutte le tue grazie,il futuro direbbe: questo poeta mente;Mai un volto sulla terra ebbe tratti così celesti.
- "Ragazzo lo sai dove guarda un pistolero durante un duello?".- "Non sono un pistolero".- "Io sì. Guarda negli occhi l'avversario. Negli occhi ragazzo. Fissare le pistole non serve a niente. Quando vedi qualcosa è troppo tardi, guardalo negli occhi se vuoi vincere ragazzo".
Armoniosi accenti, dal tuo labbro volavano, e dagli occhi ridenti, traluceano di Venere i disdegni e le paci, la speme, il pianto e i baci.
Cosa sono i millenni? Una manciata di tempo. Polvere in confronto a un unico sguardo dell'eternità.
«Perché guardi così?» E nessuno pensa che tutti dovremmo guardare sempre così, ciascuno con gli occhi pieni dell'orrore della propria solitudine senza scampo.