Quando in un teatro il loggione è vuoto è segno che la città non ha cervello.
Gli artisti, le farfalle, gli ubriachi vanno avanti a zig zag. Soltanto i ciechi e le locomotive van sempre dritto, e se la terra non fosse rotonda ne cascherebbero fuori nell'etere.
La pietà è un articolo di lusso che la natura nella sua saggezza consente solo all'umanità.
Tutto va a rotoli, siamo in mano a un branco di idioti i quali non hanno nemmeno il freno della modestia.
Ha il talento di avere della fortuna, ma non ha la fortuna di avere talento.
Io ho settant'anni. E i miei settant'anni fanno una montagna su di me. Una montagna di vita libera, indipendente. Questa è la mia fierezza, anzi grandezza.
Mi sento più vivo in un teatro che in qualunque altro posto, ma quello che faccio in teatro l'ho preso dalla strada.
Nella totale perdita di valori della gente, il teatro è un buon pozzo dove attingere.
Le anime che non siano teatro di conflitti sono scenari vuoti. La concordia è sempre noiosa.
Una volta si pensava che il doppiaggio potesse nascondere ogni inesperienza, oggi si considera che una serie di telepromozioni possa fare curriculum... Per dirigere un attore di teatro bisogna saperlo fare, probabilmente molti registi si sottostimano.
La miseria è il vero copione della comicità. È già tragedia, perciò si ride.
Il teatro resiste come un divino anacronismo; come l'opera lirica e il balletto classico. Un'arte che è rappresentazione più che creazione, una fonte di gioia e di meraviglia, ma non una cosa del presente.
Teatro e poesia erano cose che hanno aiutato le persone a rimanere in vita. E vogliono continuare a vivere.
È essenziale porre fine alla soggiogazione del teatro al testo, e ristabilire la nozione di un tipo unico di linguaggio, a metà strada tra gesto e pensiero.
Io faccio del teatro, non della letteratura. E dal teatro tengo lontano tutto ciò che può danneggiarlo: i registi, i testi inutilmente intellettuali, gli scandali.
Senza il teatro non ci sarebbe la televisione e nemmeno il cinema.