Le guerre non si pagano in tempo di guerra, il conto viene dopo.
Se vuoi essere amato, ama e sii amabile.
Pesci e ospiti puzzano in tre giorni.
Tu puoi ritardare, ma il tempo non lo farà.
Tutti hanno coraggio più che a sufficienza per sopportare le afflizioni altrui.
Chi non sa ubbidire non sa comandare.
La guerra vera non comparirà mai nei libri.
Spesso dalle più sanguinose guerre civili esce un sano e forte corpo di nazione, mentre da una pace mantenuta artificialmente nasce la putrefazione. Non si cambiano con guanti di pelle fina i destini dei popoli.
Più che una fine della guerra, vogliamo la fine dei principi di tutte le guerre.
In guerra gli eventi importanti sono il risultato di cause banali.
La guerra consente di liberare, legittimamente, l'aggressività naturale, e vitale, che è in ciascuno di noi. È evasione dal frustrante tran tran quotidiano, dalla noia, dal senso di inutilità e di vuoto che, soprattutto nelle società opulente, ci prende alla gola.
Sottovalutare la tremenda forza della guerra e di ciò che spinge a farla, credendo che per impedirla bastino un po' di buoni sentimenti e qualche canzone accompagnata dalla chitarra, significa spianarle la strada, non bloccare in tempo il suo meccanismo.
La via più rapida per porre fine a una guerra è quella di perderla.
Il modo più veloce di finire una guerra è perderla.
Sembra che gli uomini provino più sensi di colpa per i terremoti che per le guerre che essi stessi fomentano.
Questo mondo quasi senza più guerre ma con una pace feroce, più tremenda di tutte le guerre del passato.