Le persone più interessanti sono sempre il frutto di situazioni complicate.
Basterebbe avere una specie di autolimitatore di pensieri per stare meglio. Una specie di autolimitatore di sentimenti. Basterebbe non lasciarsi andare proprio a picco nella vita di un'altra persona.
C'è un limite oltre cui nessuno riesce a restare sospeso nel vuoto senza farsi prendere dal panico.
Scrivere è un'attività per invalidi compiaciuti che sublimano nei libri la frustrazione di non riuscire a vivere.
L'amore. Una specie di zona franca che potevamo abitare: uno spazio extraterritoriale dove la nostra mancanza di vera autonomia sembrava irrilevante.
Nell'amico c'è qualcosa di noi, un nostro possibile modo di essere, il riflesso di una delle altre identità che potremmo assumere.
Ogni donna può figurare al meglio se sta bene dentro la propria pelle. Non centrano i vestiti ed il trucco, ma come si brilla.
Mi piace il lavoro, mi affascina. Potrei stare per ore seduto ad osservarlo...
Essere donna è così affascinante. È un'avventura che richiede un tale coraggio, una sfida, che non finisce mai.
A teatro, di solito, il fascino sono venti ballerine in fila che fanno tutte la stessa cosa. Si presume che venti donne siano più affascinanti che una.
Le persone affascinanti sono pericolose. Sono bugiarde, sono fragili, t'ammazzano, s'ammazzano, le persone affascinanti non esistono, sono riflessi che passano su uno specchio stregato che ti fa vedere quello che hai bisogno di vedere tu.
È una scienza, quella delle chiacchiere, che ha le sue seduzioni.
È innocenza quando ci affascina, ignoranza quando non ci affascina.
La gente ha una grande opinione sui vantaggi dell'esperienza. Ma sotto un certo profilo, esperienza significa sempre qualcosa di spiacevole, in contrasto con il fascino e l'innocenza delle illusioni.
Un gatto è bellissimo da una certa distanza: visto da vicino è un'inesauribile fonte di meraviglia.
Da un punto di vista di una tartaruga perfino l'umano più affascinante si riduce a un paio di piedi, una lontana testa appuntita e, da qualche parte lassù, l'estremità sbagliata di due narici.