Aforisma. Saggezza predigerita.
Pregiudizio. Opinione senza fissa dimora e priva di documentabili mezzi di sussistenza.
Moglie: una donna con uno splendido avvenire dietro le spalle.
Notorietà. La fama del nostro rivale nella corsa ai pubblici onori. Il genere di celebrità più accessibile e soddisfacente per i mediocri. Una scala di Giacobbe che conduce al palcoscenico del "vaudeville", con angeli che salgono e scendono.
Pulpito. Luogo sopraelevato cui ascendono persone giustamente preoccupate del fatto che la loro superiorità rispetto alla congregazione non venga altrimenti notata da nessuno.
Pace: nelle questioni internazionali, un periodo di inganno tra due periodi di lotta.
Affermano che l'aforisma è una saetta. Meglio paragonarlo a una lucciola: il piccolo chiarore intermittente, il percorso imprevedibile, l'estrema precarietà. Un libro di aforismi è uno sciame di lucciole.
Per scrivere un aforisma, mi rifaccio a un altro aforisma, già scritto da altri, che semmai sono stati scritti a loro volta ispirati da una qualche frase aforistica. Nascita per gemmazione dell'aforisma.
Alle solenni impalcature dei sistemi filosofici io preferisco la frase breve e concisa. Quel poco che riusciamo a scorgere nella nebbia che avvolge la nostra esistenza può essere contenuto in un aforisma. Il resto è lttérature.
È mia ambizione dire in dieci frasi quello che altri dicono in interi volumi.
Gli aforismi sono gli incantesimi della notte.
L'aforisma è il tentativo di risolvere dialetticamente il conflitto tra esperienza e riflessione.
Un buon aforisma è un frammento del mondo, non il frammento di una visione del mondo.
L'aforisma da antico precetto medico si è trasformato in moderna pillola di saggezza esistenziale.
Per scrivere aforismi occorre esperienza, saggezza. Senza aver saggiato, pesato le cose e gli uomini, non può esistere pensiero aforistico.