18 frasi, citazioni, aforismi
La mediocrità annichilisce, appiattisce, rende tutti uguali. La fantasia e i sogni sottolineano le nostre risorse interne, cioè il nostro stesso segreto di vivere.
L'autostima non si costruisce con feste e bei vestiti ma nei momenti difficili della vita.
Se non si è convinti del proprio valore, non ci si farà mai rispettare: senza autostima non si va lontani. Dignità e autostima vanno di pari passo.
Proprio come la noia, la malinconia è un sentimento umano fondamentale, compagna di strada nell'essere in solitudine.
Spesso non si parla per timore delle reazioni. Eppure si ferisce di più con l'omissione, l'indifferenza: espressioni della forma del più terribile disprezzo.
Credere in se stessi significa avere fiducia nell'altro, dunque in una possibilità di relazione, di un amore, di un aiuto, di una solidarietà.
L'amicizia è un lavoro serio, necessita continuità, dedizione, manutenzione attenta, come accade per tutte le cose rare e preziose.
Il teatro è meraviglioso proprio in quanto mette in scena gli stati d'animo, coinvolge mantenendo nel contempo le distanze della vita vera. Il teatro è una scuola di emozioni come le fiabe per bambini.
La dignità è sapere che si ha il diritto di negarsi, e credo sia importante soprattutto nell'età adulta.
I veri viaggiatori, non sono persone ricche ma curiose. Non sono alla ricerca di comodità, ma di novità, sorprese.
L'amicizia è necessità, mai convenienza. Esigenza dettata dall'intelligenza emotiva.
L'amicizia non fa sconti, è un sentimento onesto: restituisce tutto ciò che si è seminato.
Dovresti imparare che la vita, come l'amore, è l'unico business il cui bilancio deve finire in rosso: bisogna dare tutto senza calcolare ciò che ci viene riversato. Quello che diamo agli altri è nostro per sempre, mentre quello che si tiene per sé è perso per sempre.
Fin che c'è pensiero c'è dignità, fin che c'è il coraggio di inquietarsi, c'è libertà.
L'amicizia non serve per sé ma per entrambi, non è visione egocentrica ma relazione svelata.
Quando il dolore si trasforma in disperazione l'educatore deve offrire la sua capacità di ascolto, il suo conforto, la sua parola. Esserci.
La malattia è un linguaggio comunicativo, non un ammasso anarchico di cellule impazzite. Succede che il nostro corpo non sia soddisfatto della vita che fa e si lamenta, tenti di opporsi, critica il cervello per le sue scelte.
Il cucciolo deve imparare che una regola, è una regola e non cambia secondo l'umore di chi regge il guinzaglio.