Sii servo del sapere, se vuoi essere veramente libero.
Come certi scogli protesi verso il mare profondo fanno sì che questo vi si infranga, ed essi, pur colpiti per tanti secoli, non mostrano alcun segno della furia marina, così l'animo del sapiente è saldo e racchiude in sé tale vigore da essere al riparo dall'offesa.
Il saggio deve essere equilibrato, e per agire da forte deve far ricorso alla forza, non all'ira.
Non esiste vento favorevole per il marinaio che non sa dove andare.
Certi momenti ci vengono portati via, altri sottratti e altri ancora si perdono nel vento. Ma la cosa più vergognosa è perder tempo per negligenza.
Della nostra esistenza buona parte si dilegua nel fare il male, la maggior parte nel non far niente e tutta quanta nell'agire diversamente dal dovuto.
Il sapere e la ragione parlano, l'ignoranza e il torto urlano.
Meno le persone sanno di come vengono fatte le salsicce e le leggi e meglio dormono la notte.
Il vero sapiente è colui che sa di non sapere.
Il diletto è dalla parte di quelli che sanno a metà.
Tra credere e pensare di sapere vi è solo una breve distanza ed è rapidamente colmata.
L'uomo che è pessimista prima di avere 48 anni sa troppo; dopo, se è un ottimista, sa troppo poco.
I popoli, al pari degli individui, tanto possono quanto sanno.
Se l'individuo non può sapere niente, perché tutti insieme ne saprebbero di più?
Come aumenta il sapere, così aumenta il dolore. Come aumenta il dolore, così aumenta il sapere.
Se quelli che dicono male di me sapessero quel che penso di loro, direbbero peggio.