Per il desiderio nulla è abbastanza, per la natura è abbastanza anche il poco.
Non è generoso chi è generoso con la roba altrui.
Perché ti stupisci se viaggiare non ti serve? Porti in gito te stesso. Ti perseguitano i medesimi motivi che ti hanno fatto fuggire.
Non è mai poco quello che è abbastanza.
La filosofia insegna ad agire, non a parlare, ed esige che si viva secondo le sue leggi, perché la vita non sia in contrasto con le parole, né con sé stessa, e tutte le nostre azioni si uniformino a un unico principio.
I vizi si insinuano più facilmente attraverso i piaceri.
Solo i desideri miserevoli, quelli superflui, quelli spudorati, vengono esauditi, mentre i grandi desideri degni di un uomo rimangono inesaudibili.
La gente accetta di adattare i propri desideri, farseli snaturare e indirizzare su oggetti, su automobili e vestiti e apparecchi elettronici e giocattoli inutili che servono a far dimenticare cosa è diventato il mondo.
Non desiderando nulla, si possiede tutto.
La pena, causata dal desiderio non appagato, è insignificante in confronto con quella del rimorso: la prima si trova davanti l'avvenire sempre aperto e imprevedibile; la seconda, il passato, irrevocabilmente chiuso.
La probabilità che qualcosa accada è inversamente proporzionale alla sua desiderabilità.
Per qualche perversa ragione, è spesso più divertente desiderare qualcosa che averlo.
Non desiderare, e sarai l'uomo più ricco del mondo.
Per sentirsi, non diremo sicuri, ma coraggiosi e tranquilli lungo le vie della vita, giova desiderar poco e sperar anche meno.
Ci si crede puri finché si disprezza quel che non si desidera.
Tutti quei desideri che, se non esauditi, non arrecano vera sofferenza non sono necessari: il loro stimolo è tale da potersi annientare facilmente quando appaiano indirizzati a cose difficili a ottenersi, o siano tali da recare danno.