Non dovremmo preoccuparci di aver vissuto a lungo, ma di aver vissuto abbastanza.
Anche nel dolore v'è un certo decoro, e lo deve serbare chi è saggio.
Anche in uno stato oppresso c'è la possibilità per un uomo saggio di manifestarsi, e in uno fiorente e felice regnano la sfrontatezza l'invidia e mille altri vizi che rendono inerti.
L'ira sfrenata genera pazzia.
Imparare la virtù significa disimparare i vizi.
È ridicolo correre verso la morte per stanchezza della vita, quando è il tuo sistema di vita che ti fa correre incontro alla morte.
Abbiamo imparato a volare come gli uccelli, a nuotare come i pesci, ma non abbiamo imparato l'arte di vivere come fratelli.
Il maggior ostacolo al vivere è l'attesa, chi dipende dal domani, perde l'oggi. Predisponi ciò che è in potere della fortuna, lasci andare ciò che è in tuo potere. Dove miri? Dove ti proietti? Tutto quello che deve avvenire è incerto: vivi senza indugio.
Vivere è verificare.
Cerchiamo di vivere in modo tale che quando moriremo perfino il becchino sia triste.
La giusta funzione di un uomo è di vivere, non di esistere.
Chi vive troppo tempo in un luogo perfetto finisce per annoiarsi.
Per vivere con onore bisogna struggersi, turbarsi, battersi, sbagliare, ricominciare da capo e buttar via tutto, e di nuovo ricominciare a lottare e perdere eternamente. La calma è una vigliaccheria dell'anima.
Certo, avere una donna che ti aspetta, che dormirà con te, è come il tepore di qualcosa che dovrai dire, e ti scalda e t'accompagna e ti fa vivere.
A volte mi sembra di lottare per una vita che non avrò tempo di vivere.
Un unico pensiero gli martellava in testa, come il battito di un tamburo, come il battito del cuore. Continua a vivere. Continua a vivere. Continua a vivere... Finché la parole si sgranarono in una litania prova di senso.