Dovunque c'è l'uomo, c'è l'occasione per fare del bene.
Custodire la propria gloria è difficil cosa.
La diffidenza chiama l'inganno.
Ritirati in te stesso per quanto puoi; frequenta le persone che possono renderti migliore e accogli quelli che puoi rendere migliori.
Chi entra in casa nostra ammiri noi piuttosto che le nostre suppellettili.
Il delitto coronato da successo prende il nome di virtù.
Distinguere il bene dal male non è facile poiché i confini tra questo e quello siamo noi a tracciarli.
Non dà gioia il possesso di nessun bene, se non puoi dividerlo con altri.
Chi vuol far del bene, deve farlo nei piccoli particolari. Il bene generale è l'alibi dei patrioti, dei politici e dei furfanti.
Lume v'è dato a bene e a malizia.
Come nella speranza o in qualunque altra disposizione dell'animo nostro, il bene lontano è sempre maggiore del presente, così per l'ordinario nel timore è più terribile il male.
Il bene e il male sono i due sproni del mondo, e lo tengono in carreggiata. Se pungesse soltanto il male, il mondo perderebbe l'equilibrio e cadrebbe tutto da una parte. E così viceversa del bene.
Soltanto il bene che è ancora in noi può aiutarci a conseguire il meglio che ci manca.
Per Bene intendo ogni genere di Gioia e qualunque cosa inoltre conduce ad essa e soprattutto ciò che soddisfa un desiderio, qualunque esso sia.
Talvolta, vogliamo essere indifferenti al bene che riceviamo d'alcuno. Anzi, accettiamo i suoi doni con una ironia crescente, che dissimuliamo molto bene. L'assiduità del donatore ci attedia, e non gli perdoniamo quando egli si dimentica di noi.
Benedetti coloro che non hanno nulla da dire e che non si lasciano convincere a dirlo.