Là dove cresce il dolore è terra benedetta.
Bisognerebbe essere sempre innamorati. Questa è la ragione per cui non bisognerebbe mai sposarsi.
È difficile non essere ingiusti verso ciò che si ama.
La ragione per cui tutti noi amiamo parlare così bene di noi stessi è che abbiamo timore di noi stessi. La base dell'ottimismo è il terrore puro.
Tutti quelli che sono incapaci di imparare si sono dedicati all'insegnamento, ecco dove ci ha portato l'entusiasmo per l'istruzione.
Il pensiero e il linguaggio sono per l'artista gli strumenti della sua arte.
È sincero il dolore di chi piange in segreto.
Chi si abbandona al dolore senza resistenza o si uccide per evitarlo abbandona il campo di battaglia prima di aver vinto.
Un modo molto importante per farci amico il dolore è farlo uscire dall'isolamento e condividerlo con qualcuno che può accoglierlo.
Il dolore non è affatto un privilegio, un segno di nobiltà, un ricordo di Dio. Il dolore è una cosa bestiale e feroce, banale e gratuita, naturale come l'aria.
Il suo dolore era stato maggiore del mio. Quel dolore delinea il confine che ci separa. La sua morte mi ha insegnato a guardarmi dentro e a mantenermi distante. Quel dono di consapevolezza mi ha salvato la vita.
Se lo scopo prossimo e immediato della nostra vita non è il dolore, allora la nostra esistenza è la cosa più contraria allo scopo del mondo.
Come non vedere che null'altro la natura ci chiede con grida imperiose, se non che il corpo sia esente dal dolore, e nell'anima goda d'un senso gioioso sgombra d'affanni e timori?
Il dolore ha certi limiti che non conviene oltrepassare.
Il dolore è la tranquillità ricordata con sentimento.
È stupido strapparsi i capelli nel dolore, come se la pena fosse diminuita dalla calvizie.