In filosofia si deve calare nell'antico caos e sentircisi a proprio agio.
L'immagine presenta la situazione nello spazio logico, il sussistere e non sussistere di stati di cose.
Anche i pensieri talvolta cadono immaturi dall'albero.
Possiamo sì rappresentare spazialmente uno stato di cose che vada contro le leggi della fisica, ma non uno che vada contro le leggi della geometria.
Un pensiero corretto a priori sarebbe quello la cui possibilità ne condizionasse la verità.
Tutte le proposizioni son d'egual valore.
Quale che sia il valore dei sistemi filosofici, inestimabile è il valore dello spirito filosofico.
Non è bene né dimenticare le domande che la filosofia pone né persuaderci di aver trovato incontrovertibili risposte.
Non si può entrare nel mondo della filosofia a forza di citazioni; bisogna leggere qualcosa, non si può spiegare Platone senza invogliare a leggere qualcosa di Platone.
La filosofia è la ricerca di ciò che l'uomo ha dimenticato o che più non sente; di ciò che non gli sembra più attuale.
La filosofia non serve a nulla, dirai; ma sappi che proprio perché priva del legame di servitù è il sapere più nobile.
Una volta pensavo di essere stupido, poi ho conosciuto i filosofi.
La filosofia è come la religione: conforta sempre anche quando è disperata, perché nasce dal bisogno di superare un tormento, e anche quando non lo superi, il porselo davanti, questo tormento, è già un sollievo per il fatto che, almeno per un poco, non ce lo sentiamo più dentro.
L'archeologia si dedica alla ricerca dei fatti, non della verità. Se vi interessa la verità, l'aula di filosofia del professor Tyre è in fondo al corridoio.
La filosofia non è altro che nomenclatura: dar nomi alle cose che non si capiscono.
Se leggiamo ancora le opere della filosofia antica e moderna non è per il contenuto di verità ma per l'emozione estetica che le loro teorie dischiudono ai nostri interrogativi sull'esistenza: tutta la storia filosofica è storia fantastica, tutti i sistemi sono romanzi.