Questo che voi chiamate ordine è uno sfilacciato rattoppo della disgregazione.
La fantasia è come la marmellata, bisogna che sia spalmata su una solida fetta di pane.
Tutto può cambiare, ma non la lingua che ci portiamo dentro, anzi che ci contiene dentro di sé come un mondo più esclusivo e definitivo del ventre materno.
Se infelice è l'innamorato che invoca baci di cui non sa il sapore, mille volte più infelice è chi questo sapore gustò appena e poi gli fu negato.
Alle volte uno si crede incompleto ed è soltanto giovane.
Non si leggono i classici per dovere o per rispetto, ma solo per amore.
Il Caos è la legge della natura e l'Ordine è il sogno dell'uomo.
Non c'è niente di peggio del disordine quando si hanno capacità esigue.
Questi ragazzi terribili si rimpinzano di disordine, di una appiccicosa macedonia di sensazioni.
Il parziale disordine si trasforma in infinito ordine.
La precedenza va sempre a chi grida più forte.
La confusione crea posti di lavoro.
Il disordine aumenta col tempo perché noi misuriamo il tempo nella direzione in cui il disordine aumenta.
Oggi gli uomini cercano Dio non per l'ordine che trovano nell'Universo ma per il disordine che trovano in se stessi.
La vera stabilità si ottiene quando l'ordine presunto e il disordine presunto sono bilanciati. Un sistema veramente stabile si aspetta l'inaspettato, è preparato ad essere smantellato, si aspetta di essere trasformato.
Il disordine dà qualche speranza, l'ordine nessuna.