Sorride da lontano. Denti di spuma, Labbra di cielo.
Controluce a tramonti di pesca e zucchero. E il sole dentro la sera come il nocciolo nel frutto. Agosto. I bambini mangiano pane nero e luna piena.
Un libro di poesie è un autunno morto: i versi son le foglie nere sulla bianca terra, e la voce che li legge è il soffio del vento che li affonda nei cuori intime distanze.
Il denaro abbellisce.
Che dolcezza infantile nella mattinata tranquilla! C'è il sole fra le foglie gialle e i ragni tendono fra i rami le loro strade di seta.
Dalla grotta escono lunghi singhiozzi. (Il viola sul rosso). Il gitano rievoca paesi remoti. (Torri alte e uomini misteriosi). Nella voce rotta vanno i suoi occhi. (Il nero sul rosso). E la grotta imbiancata trema nell'oro. (Il bianco sul rosso).
Il mare è un amico dalle mille facce, mai monotono, mai ripetitivo, mai uguale.
Guardo le stelle sul mare. Oh, le stelle sono d'acqua, gocce d'acqua. Guardo le stelle sul mio cuore. Le stelle sono di aroma! grani d'aroma. Guardo la terra piena d'ombra.
Quale mondo giaccia al di là di questo mare non so, ma ogni mare ha un'altra riva, e arriverò.
Chi ha roba in mare non ha nulla.
L'amore è così nessuno ne è indenne. È selvaggio, infiammato come una ferita aperta esposta all'acqua salata del mare, però quando si spezza il cuore non fa rumore.
Vi piace il mare? Io ne vado pazzo dalla riva.
Il mare è numeroso di onde; contiene casi che intervengono in altri casi, provvisori, imbrogliati, non mai risolti del tutto.
Tutta l'acqua del mare non basterebbe a lavare una macchia di sangue intellettuale.
Ho scoperto il segreto del mare meditando su una goccia di rugiada.
Vedesti il mare, o esule? Vedesti il lavoro eterno ed alterno dell'onda coll'onda? Così è dell'uomo: è perseguito dall'infinito, è sbattuto all'infinito. Oh fortunato se sopra il suo capo vede brillare una stella!