Stolto è chi rinuncia ai beni che già ha, nella speranza di ottenerne di maggiori.
Le persone intelligenti non disprezzano nessuno, perché sanno che nessuno è tanto debole da non potersi vendicare, se subisce un'offesa.
Anche i potenti possono aver bisogno dei deboli.
Una volta che ha sperimentato la malvagità di qualcuno, il saggio non si lascia più ingannare dalle sue mosse.
Lento e costante vince la gara.
Una crosta mangiata in pace è meglio di un banchetto a cui si partecipa con ansietà.
Più facile premunirsi contro la malvagità che contro la stoltezza degli uomini.
"Questi figli sono miei, questa ricchezza è mia!", così pensando lo stolto è travagliato. ma se egli stesso non appartiene a sé stesso, quanto meno i figli, quanto meno la ricchezza!
Lo stolto non sa tacere.
Aver sempre ragione, farsi sempre strada, calpestare tutto, non aver mai dubbi: non sono queste le grandi qualità con cui la stoltezza governa il mondo?
Il viaggiatore, se non incontra a tenergli compagnia uno migliore di lui o simile a lui, proceda decisamente da solo: con lo stolto non vi è compagnia.
Lo stolto è felice e infelice allo stesso modo che il saggio.
Parla in modo sensato a uno stolto e ti chiama stupido.
Lo stolto, tra gli altri mali, ha anche questo: incomincia sempre a vivere.
Volesse il cielo che gli stolti e i dappoco fossero capaci dei più piccoli mali, purtroppo invece sono capaci anche dei più grandi.
Lo stolto si meraviglia ad ogni discorso.