Una stanza senza libri è come un corpo senz'anima.
Bisogna volere bene come se un giorno si dovesse arrivare a odiare.
In mezzo alle armi, le leggi tacciono.
Chi guarda un vero amico, in realtà, è come se si guardasse in uno specchio.
In primo luogo il cedere alle circostanze, cioè l'ubbidire alla necessità, è sempre un connotato del saggio.
Cosa c'è di più dolce che avere qualcuno con cui parlare così come con se stessi?
I libri sono cose già pensate, già fatte, già dette, che tu devi elaborare, fare tue. Il tuo interlocutore di carta è sempre gentile, paziente, non ti lascia mai a metà strada. È una persona che ti chiede di ascoltarlo, con il quale puoi fare dei viaggi meravigliosi.
Non voglio leggere più nessun autore di cui si noti che volle fare un libro: ma solo quelli i cui pensieri divennero improvvisamente un libro.
La scuola e l'università dovrebbero servire a far capire che nessun libro che parla d'un libro dice di più del libro in questione; invece fanno di tutto per far credere il contrario.
La bellezza di un libro come oggetto non può prescindere dal suo contenuto. Non c'è infatti sopruso maggiore di un libro stupido rilegato lussuosamente.
Il buon lettore fa il buon libro.
Un libro fatto è un istante passato, un gradino che ci ha servito per portarci più in alto.
Un best-seller è la tomba dorata d'un talento mediocre.
Un libro non è soltanto, o non è sempre, un tempio delle idee o un'officina di musica e luce, è anche un luogo oscuro di sfoghi e di rimozioni, dove si combatte un duello senza pietà, con la sola scelta di guarire o morire.
Un libro indegno di essere letto una seconda volta è indegno pure di essere letto una prima.
Dove bruciano libri, prima o poi qualcuno accenderà un televisore.