I libri sono l'alimento della giovinezza e la gioia della vecchiaia.
Siamo pronti a contraddire senza ostinazione e a lasciare, senza adirarci, che altri ci contraddica.
Per chi aspira al primo posto non è indecoroso fermarsi al secondo o al terzo.
Devi dare all'amico in primo luogo quanto sei in grado di dare, in secondo luogo quanto la persona che ami e vuoi aiutare è in grado di sostenere.
La libertà non consiste nell'avere un buon padrone, ma nel non averne affatto.
La fortuna non solo è cieca, ma acceca spesso anche le persone cui ha concesso i propri favori.
Ammiro il libro che mi obbliga a leggerlo.
I migliori compagni di viaggio sono i libri: parlano quando si ha bisogno, tacciono quando si vuole silenzio. Fanno compagnia senza essere invadenti. Danno moltissimo, senza chiedere nulla.
I libri vengono usati meno come 'occhiali' per guardare la natura, che come imposte per tenerne lontana la forte luce e la scena mutevole da occhi deboli e temperamenti apatici.
Si possono leggere libri scritti da persone la cui compagnia non ci riuscirebbe gradevole, e dunque un'elevata cultura spirituale ci induce a poco a poco a trovare il nostro godimento quasi esclusivamente nella lettura dei libri e non nella conversazione con le persone.
Spesso nella tua vita tu troverai che un libro è il migliore amico di un uomo.
Vi ha gente che è sempre del parere dell'ultimo libro che legge.
Non esistono libri morali o immorali. I libri sono scritti bene o scritti male. Questo è tutto.
I libri aggiungono all'infelicità dell'uomo una profondità che scambiamo per consolazione.
I libri sono di chi li legge.
Un classico è un'opera che provoca incessantemente un pulviscolo di discorsi critici su di sé, ma continuamente se li scrolla di dosso.