Conta quello che si fa, non che si dice.
Il matrimonio lo prendono più sul serio gli scapoli che non i coniugati.
Tutte le ragazze si somigliano, e bisogna vederle donne per giudicarle.
Chiodo scaccia chiodo, ma quattro chiodi fanno una croce.
Il dolore non è affatto un privilegio, un segno di nobiltà, un ricordo di Dio. Il dolore è una cosa bestiale e feroce, banale e gratuita, naturale come l'aria.
Ai nostri tempi il suicidio è un modo di sparire, viene commesso timidamente, silenziosamente, schiacciatamente. Non è più un agire, è un patire.
L'uomo fa sempre soltanto ciò che vuole e pure lo fa necessariamente. Ciò dipende dal fatto che egli è già ciò che vuole, poiché da ciò che è segue necessariamente ciò che di volta in volta fa.
Fai sempre quel che hai paura di fare.
Fare due cose alla volta equivale a non fare niente.
Un uomo fa ciò che è suo dovere fare, quali che siano le conseguenze personali, quali che siano gli ostacoli, i pericoli o le pressioni. Questa è la base di tutta la moralità umana.
Non fare niente del tutto è la cosa più difficile del mondo, la più difficile e la più intellettuale.
Tutto ciò che facciamo, nell'arte o nella vita, è la brutta copia di quello che abbiamo pensato di fare.
Chi prega è santo, ma chi fa, più santo.
A fare le cose a mezzo si perde sempre.
Risolviti a fare ciò che dovresti e fai senza eccezione ciò che hai stabilito.
Se fai qualcosa e risulta abbastanza buona, dovresti andare avanti a fare qualcosa di meraviglioso, non aspettare troppo. Pensa solo alla prossima cosa.