Il mondo è dei conquistatori, perché la maggioranza è volgare e debole.
Ci sono al mondo soltanto due classi d'uomini: quelli che hanno e quelli che guadagnano.
Il governo meno cattivo è quello che si mostra meno, che si sente meno, che si paga meno caro.
Ciascun uomo è l'immagine di un'idea dello spirito generale.
L'amore è una fonte inesauribile di riflessioni: profondo come l'eternità, alto come il cielo e grande come l'universo.
Le condizioni necessarie per formare uno statista: una fermezza di coscienza e di rettitudine a tutta prova, garantita da una vita irreprensibile.
Alcune persone pensano che il lusso sia l'opposto della povertà. Non lo è. È l'opposto della volgarità.
Accade in color che amano la verità e la bontà , come son trovati di quelli che si son ridutti sino alla morte, alle pene ed essere ignominiosamente trattati da gli popoli ignoranti e sette volgari.
Federico Fellini, al contrario, quando lavorava aveva bisogno della confusione: sceglieva di essere circondato dal massimo della volgarità e della «caciaroneria». Federico Fellini si isolava all'interno del massimo del rumore e del disordine.
Quel poeta che non saprà che la lingua volgare non sarà che un poeta volgare.
Con i reality abbiamo toccato il fondo della volgarità. Hanno un solo merito: sono laici, senza censure. È la vita di tutti i giorni mandata in onda. Chi li ha ideati è stato un genio.
Come vedi tutto è usuale, solo che il tempo stringe la borsa e c'è il sospetto che sia triviale l'affanno e l'ansimo dopo una corsa, l'ansia volgare del giorno dopo, la fine triste della partita, il lento scorrere senza uno scopo di questa cosa che chiami... vita.
Per quel che riguarda il giornalismo moderno, non è affare mio difenderlo. Giustifica la sua esistenza attraverso il principio darwiniano della sopravvivenza del più volgare. Io ho soltanto a che fare con la letteratura.
Il diritto divino era pure un'idea: come potrebbe esserlo la sovranità popolare, che nel migliore dei casi è dell'ordine delle volgari necessità? Necessità non fa idea.
Esistono in tutto due generi di scherzo: uno volgare, violento, vergognoso e osceno, e un altro elegante, urbano, ingegnoso e fine. Di questo secondo tipo sono intrisi non solo il nostro Plauto e la Commedia greca antica, ma anche i libri dei filosofi socratici.
E la nottata non passa mai Bella, appariscente, invidiata, invadente Volgare, indecente, violenta, incandescente Ma è la mia città.