L'uomo di scienza non è niente altro che un misero filosofo.
Quello che è più incomprensibile è che ci sia ancora qualcosa di comprensibile.
Un tavolo, una sedia, un cesto di frutta e un violino; di cos'altro necessita un uomo per essere felice?
Dovremmo sforzarci di fare le cose allo stesso modo: non utilizzando la violenza per combattere per la nostra causa, ma non partecipando a qualcosa che crediamo sia sbagliato.
L'arte é l'espressione del pensiero più profondo nel modo più semplice.
Se prendessimo un binocolo e lo puntassimo nello spazio, vedremmo una linea curva chiusa all'infinito.
La scienza non è nient'altro che una perversione se non ha come suo fine ultimo il miglioramento delle condizioni dell'umanità.
Quello che spinse gli uomini alla scienza è lo stupore.
Per tutte le vere donne la scienza va contro il pudore. Hanno la sensazione come se si volesse sbirciar loro sotto la pelle, peggio ancora! Sotto le vesti e l'acconciatura.
La scienza senza la religione è zoppa. La religione senza la scienza è cieca.
Quando la Scienza avrà messo tutto in ordine, toccherà ai poeti mischiare daccapo le carte.
La grande importanza dei problemi definiti per il progresso della matematica e della scienza in generale è innegabile. finché un ramo della conoscenza riesce a supplire a un surplus di questi problemi, essa mantiene la sua vitalità.
La scienza è amore verso il Creato. Essa rappresenta il desiderio intimo dell'intelletto umano di decifrare la logica scelta da Colui che ha fatto il mondo. C'è quindi uno stretto legame tra amore e scienza: più forte di quello che c'è tra amore e arte.
Più che un sistema di credenze, la scienza può essere considerata un sistema di problemi.
La scienza non ha che un imperativo: contribuire alla scienza.
La scienza si presenta oggi, alla cultura del nostro tempo, come il baluardo più potente per corroborare di verità quella fede galileiana nella natura, quale portatrice delle impronte del creatore.